Un’ostinata corsa contro il tempo

L’ultimo turno (Heldin), diretto da Petra Biondina Volpe, è un dramma psicologico che si svolge interamente durante l’ultimo turno notturno di Floria, un’infermiera instancabile (interpretata in modo magistrale da Leonie Benesch – già protagonista de “La sala professori”) in un reparto chirurgico svizzero costantemente sotto organico. Il film, una produzione svizzera-tedesca, è stato presentato in anteprima alla Berlinale 2025 e uscirà nelle sale italiane il 20 agosto 2025, distribuito da BIM Distribuzione.
In appena novanta minuti, Volpe trasforma una routine ospedaliera in un thriller angosciante: ogni flebo, ogni passaggio nei corridoi, ogni volto di paziente diventa simbolo della fatica e della vulnerabilità del sistema sanitario. La regia asciutta, la fotografia fredda e precisa di Judith Kaufmann, insieme al montaggio incalzante di Hansjörg Weissbrich e alla colonna sonora minimale di Emilie Levienaise-Farrouch, costruiscono una tensione empatica che accompagna lo spettatore in tempo reale tra silenzi clinici e urgenze respingenti.
Floria diventa un’eroina silenziosa: in una società che ignora chi cura, il suo immenso sforzo emerge come atto d’amore verso gli altri. La pellicola non è solo un racconto personale, ma una denuncia delicata e potente sulle condizioni del personale sanitario: con didascalie finali che ricordano come entro il 2030 in Svizzera mancheranno fino a 30.000 infermieri qualificati e l’Organizzazione Mondiale della Sanità segnali un gap di milioni di figure professionali a livello globale.
Grazie a L’ultimo turno, Petra Volpe ci regala non solo un “manuale di regia” — come lo definisce una critica — ma soprattutto una riflessione urgente e necessaria sui sacrifici di chi tiene in vita il sistema sanitario, spesso invisibile e ormai al limite.
FONTI
Wikipedia Comingsoon Movieplayer FilmTV Recencinema KissKiss Cinematographe LaRegione
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